Galitzine

Philosophy

Galitzine è un marchio russo d’abbigliamento femminile.

Il brand nasce nel 1916 da un’idea di Irene Galitzine, figlia della principessa Nina Lazareff e di Boris Galitzine, ufficiale della guardia Imperiale.

Irene da principessa diventa regina dell’alta moda, frequentando dapprima storia dell'arte e inglese a Cambridge e francese alla Sorbona, poi, nel 1945 inizia a lavorare presso l’atelier delle Sorelle Fontana, dove fa l'indossatrice e cura le pubbliche relazioni, entrando così nel mondo della moda.

Successivamente si reca a Parigi, dove rimane affascinata dall’haute couture francese e, nel 1947, si mette in proprio, aprendo la propria sartoria in via Veneto a Roma. 

La sua prima collezione risale al 1959, disegnata in collaborazione con Federico Forquet, ma il debutto ufficiale avviene nel 1960 nella Sala Bianca a Firenze.

Proprio in occasione della diciannovesima manifestazione a Palazzo Pitti, la stilista presenta il pijama-palazzo, così soprannominato, poi, dalla direttrice di Vogue, Diana Vreeland.

Il pijama rapprensenta in queli anni una mise esclusiva, innovativa e moderna costituita da un completo pantaloni con richiami astratti e impreziosito da frange, applicazioni, pietre e perline, diventando successivamente, una sorta di divisa del jet-set internazionali, indossato infatti dalle donne più famose al mondo, tra cui Sofia Loren, Elisabeth Taylor, Paola di Liegi, Lee Radziwill, Audrey Hepburn, Marie Hélène de Rothschild, Wallis Simpson , Liz Taylor, Claudia Cardinale e Jackie Kennedy, amica intima della stilista.

Inoltre, Irene Galitzine vince l’Oscar della moda a Milano e, insieme a Emilio Pucci, divenendo ambasciatrice della moda italiana e partecipando al primo Italian fashion Show a Tokyo, organizzato da Alitalia.

Negli anni settanta Irene lancia sul mercato americano Princess Galitzine, una linea di cosmetici distribuita a New York dai department store, Bergdorf Goodman e Saks.

Dopo due fallimenti della ditta, nel 1990 il marchio Galitzine è acquistato dalla società Xines, ma la stilista continua a collaborare con la società, fin quando si spegne a Roma, il 20 ottobre 2006, all’età di novant’anni.

Gli abiti di Galitzine sono stati esposti in numerose mostre organizzate in tutto il mondo, dal Metropolitan Museum di New York, al Victoria and Albert Museum di Londra e al Museo del Costume di San Pietroburgo.


Di recente, però, la griffe è stata rilanciata con una collezione completamente nuova, disegnata da Sergio Zambon.

Il designer italio-croato, che grazie a una visione estremamente personale e indipendente, ha interpreta il pijama palazzo, capo iconica della poetica di Irene Galitzine.

Più che di ricreare un semplice completo, Sergio realizza una capsule collection, partendo dall'heritage di Galitzine, che si intreccia poi con la semplificazione minimalista di quella che si può ben definire un'autentica e informale uniforme.

Sergio Zambon è andato fino all'essenza del pijama palazzo, ne ha tratto il segno più geometrico e concettuale, la dinamica libera e gioiosa, fatta di cotoni, rasatello, popeline, crépon, canvas e lino, ma anche di una palette di bianchi, yogurt, dove il nero è bandito e sostituito con una cromia ribattezzata "ink", che sta a metà tra il bleu e l’antracite.

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